La sezione dedicata alla scultura rinascimentale comprende opere del XV e XVI secolo provenienti in larga parte da chiese locali, il cui nucleo più rappresentativo è costituito dalle creazioni di Antonello Gagini e dei figli Vincenzo e Giacomo. In posizione di rilievo, al centro della prima sala, il San Giacomo Maggiore, che Antonello Gagini scolpì nel 1522 per l’altare maggiore della chiesa di San Giacomo, poi sede della Compagnia dei Bianchi, in cui la solenne gravità classica della figura si sposa con la straordinaria capacità dell’artista di far vibrare la morbidezza dei tessuti con delicati effetti di luci ed ombre. Sono invece opera di Vincenzo Gagini, figlio di Antonello, le tre sculture in marmo a figura intera poste lungo le pareti maggiori della sala, raffiguranti i santi apostoli Filippo e Giacomo Minore e il giovane martire San Vito. Nei tre esemplari il giovane Vincenzo, pur manifestando un’evidente assimilazione dello stile paterno, adotta modalità espressive e soluzioni proprie del linguaggio della Maniera. Nella sala successiva spiccano l’Acquasantiera marmorea che l’opulenta comunità dei marinai trapanesi commissionò nel 1486 al comasco Gabriele Di Battista ed al carrarese Antonio Prone per la chiesa di Maria SS. Annunziata ed il monumentale gruppo scultoreo del Cristo Risorto, un tempo sull’altare della Cappella dei Marinai della stessa chiesa, opera di un ignoto maestro che si ispira al modello della Tribuna del Duomo di Palermo di Antonello Gagini.
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